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Insignia, eleganza a Gpl

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Opel Insignia Sports Tourer. Linea decisamente riuscita quella della Insignia ST: la forma filante cela le dimensioni importanti (è lunga 491 cm).

Complice la crisi economica, l’alimentazione a Gpl sta riscuotendo un notevole successo tra gli automobilisti italiani, che apprezzano i vantaggi economici del gas, ma anche quelli ambientali: i veicoli alimentati a Gpl emettono infatti fino al 15% in meno di anidride carbonica rispetto alle vetture con alimentazione tradizionale.
Quasi inesistente è poi il problema dei distributori: il Gpl è disponibile in oltre 3 mila stazioni. GiornaleMotori.it ha voluto  mettere alla prova la versione con alimentazione bi-fuel dell’ammiraglia di Casa Opel, la Insignia Sports Tourer che, nel modello Cosmo, è in vendita a 31.950 euro.

CIAMBELLA NEL BAGAGLIAIO. La Insignia bi-fuel monta il 1.4 Gpl-Tech Turbo che eroga 140 cavalli di 200 Nm. In questa versione i tecnici Opel hanno utilizzato un materiale più resistente per le valvole motore e le sedi delle valvole, ottimizzando anche la centralina motore. Il serbatoio per il Gpl ha un volume di 42 litri e si trova nell’alloggiamento della ruota di scorta, senza intaccare il volume del bagagliaio (540 litri).

Opel Insignia Sports Tourer. Sedili comodi e ben conformati garantiscono lunghe percorrenze senza affaticarsi.

AMBIENTE CHIC. Le dimensioni della Insignia Sports Tourer sono rilevanti anche se la linea slanciata (con fiancate massiccie e finestrini che si stringono verso l’esterno) le nasconde alla vista: la wagon è infatti lunga 491 cm e ha un passo di 274 cm, misure che garantiscono parecchio spazio a disposizione dei passeggeri.
Sulla Insignia ST si sta comodi in quattro: il quinto passeggero deve fare i conti con il tunnel centrale, piuttosto alto, e con la seduta più corta. Le poltrone di pilota e passeggero sono comode con lo schienale regolabile solo a scatti, ma che offre un ottimo contenimento in curva.
I vani a bordo non mancano: molto utile quello posto vicino al ginocchio sinistro del guidatore. La console centrale è davvero fitta di comandi (al buio hanno una piacevole colorazione rossa), che richiedono una certa pratica; comunque, sono disposti in modo intuitivo e ci si abitua velocemente. Molto comoda, inoltre, la manopola multifunzione posta dietro la leva del cambio: consente d’impostare navigatore, impianto audio e comandi Bluetooth del telefono, tenendo appoggiato sul bracciolo il braccio destro (si guadagna in fatica e precisione); accanto a questa, spunta il piccolo comando (elettroassistito) che attiva il freno a mano.

SI APRE CON UN CLIC. La versione Cosmo dispone del portellone elettrico, molto comodo quando si hanno le mani impegnate: si apre con una manopola nell’abitacolo, e prevede anche un’apertura a metà, utile nel caso il box abbia il soffitto basso. Il vano è grande e regolare, con la soglia a livello del pavimento; purtroppo, il tendalino è un po’ in basso: se si vogliono nascondere, le valigie devono essere sdraiate. Importante, sul fronte della sicurezza, le doppie luci posteriori, presenti anche internamente, ai lati dell’apertura del bagagliaio: con il portellone aperto, infatti, quelle esterne salgono e sono invisibili.

Opel Insignia Sports Tourer. La bombola toroidale da 42 litri di Gpl (garanzia di due anni) è posta sotto il pavimento del bagagliaio, il cui volume resta immutato (540 litri).

MOTORE TRANQUILLO. Spingere una vettura dal peso non trascurabile (1.658 kg) come l’Insignia Sports Tourer non è compito da poco. Il motore 1.4 della versione in prova esprime la potenza necessaria per farlo, ma ha una coppia inferiore anche di quella del motore turbodiesel meno potente disponibile a listino (130 cavalli e 300 Nm). Ciò si traduce su strada in un maggior utilizzo del cambio per avere riprese apprezzabili. In città, poi, le dimensioni della wagon si sentono, aggravate dalla scarsa visibilità offerta dal lunotto posteriore (d’obbligo dunque i sensori di parcheggio).
Comunque, l’assetto della Insignia consente una guida divertente nel misto, dove si apprezzano la tenuta di strada e la stabilità, oltre al rollio sempre contenuto; in ciò aiuta molto la generosa gommatura con cerchi da 18 pollici (optional).
In città, inoltre, l’arma in più è lo sterzo, che ha la servoassistenza variabile, e a bassa velocità è molto leggero e diventa più preciso con il crescere della velocità. Tra gli optional c’è poi il sistema FlexRide che consente di modificare la risposta di sospensioni, Esp, sterzo, motore e cambio, scegliendo fra le modalità: Tour e Sport.

L’EFFICIENZA NON È UN OPTIONAL. Sulla carta, con un pieno di Gpl, Insignia dovrebbe raggiungere un’autonomia massima di 500 chilometri. Alla fine del nostro test, con un uso in prevalenza autostradale, la percorrenza offerta dal pieno di Gpl è stata di circa 400 km, cui si sono aggiunti quelli offerti dal serbatoio a benzina da 70 litri (circa 950 km). L’autonomia, dunque, è notevole. Per passare dall’alimentazione a Gpl a quella a benzina basta azionare un interruttore sul quadro strumenti: una spia a Led s’illumina quando la vettura marcia a Gpl. L’indicatore del carburante è lo stesso per le due alimentazioni e cambia a seconda di quale si utilizza.

PERFETTA PER L’AUTOSTRADA. L’ottima insonorizzazione e la sesta marcia fanno dell’Insignia Sports Tourer una perfetta passista. Il motore, a 130 km/h, gira a circa 2.900 giri, a tutto vantaggio dei consumi. Dopo oltre un migliaio di km percorsi in autostrada, l’Insignia ha confermato la sua anima di auto da viaggio.
Nella galleria di GiornaleMotori.it le foto dell’Opel Insignia Sports Tourer.


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